Crystal Cove, Laguna Beach

🇬🇧: Spesso mi capita di osservare l’America attraverso il filtro delle parole degli scrittori italiani che l’hanno visitata e descritta prima di me. Guardo questo bellissimo tramonto a Crystal Cove, e ripenso a Borgese, che descriveva le casette di legno della California «coi tetti dipinti» che al tramonto si accendono «di lacche temperatamente scarlatte, di verderame velato fra il verde forte delle fronde» (le fronde sono appena dietro). Cerco di raccontarlo a chi mi sta vicino, traduco questa frase come meglio posso… ma il risultato è orrendo . Come si fa a trasmettere la melodiosità di una frase così sapientemente allitterata!? Si puó forse comunicarne il senso, ma l’artisticità perde decisamente forza… E allora mi chiedo – io che pure ho curato la traduzione di alcuni libri di poesia per un premio di poesia italoamericano – se valga la pena tentare di tradurre l’arte?
Penso a Pascoli per esempio, o a Dante. Cosa resta della loro arte quando la scelta attenta dei loro vocaboli e delle figure di suono viene lavata via e rimpiazzata da parole che devono portare lo stesso significato ma non possono replicarne l’effetto fonico?
Ecco, io queste domande me le faccio ogni volta che leggo. Che è poi il motivo per cui non mi piace leggere testi in traduzione.
Voi cosa ne pensate?
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🇮🇹: Today’s caption was all about the impossibility to translate certain concepts that were originally conceived in one language… So, to give credence to that point, I will avoid attempting to translate it  and just communicate using the universal language of images. And I am sure you can all agree that this sunset is drop dead gorgeous!